L’Ethisphere Institute, un think tank newyorkese, ha recentemente annunciato la pubblicazione della sua sesta Lista Annuale che raggruppa le World’s Most Ethical Companies – le imprese più etiche al mondo.
La selezione, aperta ad ogni azienda in ogni comparto produttivo al mondo, dà ai vincitori l’opportunità di divulgare le loro pratiche responsabili. Non si tratta di una classifica, quindi tutte le aziende incluse sono considerate vincitrici.
Per questa edizione, sono state candidate quasi 5000 aziende – o si sono candidate. L’esorbitante numero di nomination e candidature dimostra il desiderio delle aziende che vengano riconosciuti i loro standard etici elevati.
La lista del 2012, che include 145 organizzazioni, è la più lunga mai compilata da quando è stato istituito il premio, nel 2007.
Sempre più aziende si rendono conto di come l’etica può essere un vantaggio competitivo essenziale, a livello globale. Secondo il direttore esecutivo dell’Ethisphere Institute, le imprese etiche tendono a riconoscere che fare la cosa giusta giova realmente agli affari, e quindi guidano ed incoraggiano una cultura del business che enfatizzi l’importanza di questo aspetto.
Ethisphere ha rivisto le candidature di aziende provenienti da oltre 100 nazioni e 36 settori.
Il sistema di rating dell’organizzazione, chiamato Ethichs Quotient – Quoziente Etico, si basa su un questionario a risposta multipla progettato per cogliere la performance di un’azienda in maniera oggettiva e standardizzata.
Il processo tramite il quale un’azienda entra a far parte della lista di aziende etiche prevede l’analisi dei codici etici e dei casi di infrazioni alle leggi applicabili o di ricorsi legali; vengono anche valutati gli investimenti in innovazione e in pratiche di business sostenibili, le attività volte al miglioramento della corporate citizenship e la procedura di designazione dei senior manager, dei partner, dei fornitori e dei clienti.
In seguito al processo di raccolta delle informazioni tramite il questionario, Ethisphere richiede ulteriori dati prima di stilare la lista definitiva; alcuni sono facilmente reperibili perché disponibili pubblicamente, altri devono essere richiesti direttamente alle imprese, costituendo documenti riservati utili però a validare le risposte contenute nei questionari.
Questi dati potrebbero includere politiche relative alla formazione, programmi di whistle-blowing, flussi comunicativi interni.
Infine, Ethisphere fa un controllo incrociato fra i dati raccolti dalle imprese con le liste appartenenti a organizzazioni che includono, fra le altre il GovernanceMetrics International e il FTSE for Good.
Qualunque azienda che abbia avuto problemi importanti di natura legale negli ultimi cinque anni, viene esclusa dalla lista finale, così come le imprese che hanno a che fare con alcol, tabacco o armi da fuoco.
Le 145 imprese incluse nella lista finale di quest’anno includono 37 aziende che non hanno mai ricevuto il premio prima. Invece, 18 imprese che facevano parte della lista l’anno scorso, ne sono state escluse quest’anno, a causa di problemi legali o di violazioni etiche, o semplicemente perché è aumentata la competizione all’interno del loro settore produttivo.
23 aziende sono state riconosciute “impresa più etica al mondo” per il sesto anno di fila, e altre 108 sono state incluse nella lista almeno due volte.
Il riconoscimento sulla lista World Most Ethic ha dimostrato di giovare in diversi modi alle aziende vincitrici. Molte imprese usano questo riconoscimento come referenza, visto che sempre più impiegati desiderano lavorare per un’organizzazione allineata con i propri valori personali, e per tanto sono più leali verso questa organizzazione.
Tratto da un articolo di Jacquelyn Smith. FONTE FORBES