Il nostro Filippo Amadei ha rilasciato un’intervista a Wise Society sulla tracciabilità della filiera nel settore orafo, in occasione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale svoltosi a Milano l’1 e il 2 ottobre u.s.
Per quanto concerne il settore orafo italiano, e secondo i dati raccolti in una ricerca redatta da BilanciaRSI per conto del Ministero Italiano dello Sviluppo Economico, la situazione di conoscenza e applicazione della responsabilità sociale di impresa risulta positiva e registra una percentale del 76% delle imprese intervistate a conoscenza della RSI.
I temi verso cui le aziende del settore sono più sensibili, riguardano gli aspetti ambientali e di divulgazione delle informazioni agli stakeholder, mentre minore attenzione viene dedicata alla tracciabilità della filiera orafa, aspetto che costituisce una criticità in un contesto in cui le piccole imprese hanno difficoltà a prestare attenzione al proprio perimetro allargato.
Nonostante, spesso, gli strumenti di CSR vengano percepiti come costi piuttosto che come opportunità strategiche, mappare e monitorare la propria filiera di fornitura è un’attività praticabile anche dalle imprese di piccole dimensioni. Un buon inizio è assicurato dall’adozione del manuale realizzato dal MiSE per la gestione del rischio non finanziario. E’ poi opportuno interrogare i propri fornitori sul loro approccio alla RSI e, dove possibile, collaborare con loro per renderli più responsabili.
Ottimi esempi di questo approccio sono le piccolissime aziende che hanno creato legami diretti e rapporti commerciali con aziende di estrazione dell’oro in paesi del Sud America e la loro volontà ha determinato questa attività di tracciabilità che si è conclusa con successo.
D’altra parte, il lavoro delle aziende responsabili va sostenuto e valorizzato anche a livello istituzionale, sensibilizzando le imprese con azioni di promozione e formazione su questi temi, con la diffusione di strumenti per gestire gli aspetti critici e quelli premiali legati alla sostenibilità e che aiutino tutte le organizzazioni a sviluppare un approccio strategico e consapevole. La mancanza di consapevolezza invece porta nel migliore dei casi a fare RSI “inconsapevole” e può generare molteplici rischi, mentre è essenziale integrare l’approccio dell’impresa alla sostenibilità al business di riferimento aziendale per ottenere non solo un valore (beneficio) per gli stakeholder, ma per l’impresa, attraverso la generazione di un profitto sostenibile nel tempo.
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Fonte: un articolo di Michele Novaga per Wise Society