Una recente ricerca internazionale condotta da DNV, in collaborazione con l’Università Bocconi, sui temi inerenti alla responsabilità sociale d’impresa e alla sostenibilità, ha messo in luce un dato interessante: più dell’80% delle imprese italiane ritengono che la sostenibilità, o RSI più in generale, sia parte integrante della strategia aziendale, nonostante la congiuntura economica sfavorevole che il mercato globale sta attraversando.
Tra gli imprenditori e i manager intervistati, l’85% di questi ha dichiarato di aver mantenuto costanti i livelli di “investimenti responsabili” a fronte della crisi economica.
Per ciò che concerne i benefici legati alla RSI, il 41% del campione attribuisce dei vantaggi derivanti da politiche strategicamente responsabili, mentre solo il 12% dichiara di non aver ottenuto alcun tipo di vantaggio.
Dall’indagine compiuta emerge un ulteriore elemento di interesse: la responsabilità sociale non sembra essere un’esclusiva delle grandi imprese, bensì una strategia adottata anche dalle piccole e medie imprese italiane, specie quelle del Centro-Sud.
L’indagine ha coinvolto 7.000 imprese nel mondo (di cui circa 2000 italiane).
Ciò ha permesso una comparazione tra dei dati italiani con quelli internazionali, evidenziando una maggiore diffidenza dei nostri manager sul reale interesse dell’opinione pubblica italiana nei confronti dei temi legati alla responsabilità sociale.
Interessante è anche ciò che emerge dai dati statunitensi dove, in seguito agli scandali societari di istituti di credito e corporations, si ritiene fondamentale l’introduzione e l’implementazione di codici etici e di condotta.