Uno studio compiuto dalla Società Italiana di Marketing pone in evidenza come avere comportamenti socialmente responsabili per le aziende sia una strategia efficace per attirare giovani talenti.
Infatti dallo studio emerge che per i giovani talenti in cerca di lavoro il clima aziendale risulta essere un elemento cruciale nella scelta del posto di lavoro: i giovani con molte potenzialità prediligono contesti informali, caratterizzati sì da una competizione accesa, ma none esasperata, considerano importnate un buon work-life balance del personale aziendale e ad un elevato dinamismo organizzativo.
Inoltre, in relazione ai profili diversi dei giovani con notevoli potenzialità competitive, la ricerca dimostra che sta sviluppandosi notevolmente quello dei cosiddetti “informali social-oriented”, espressione usata per descrivere i giovani che pongono in primo piano, nel processo di scelta lavorativa, unitamente alla ricerca di un buon clima aziendale e di un efficace bilanciamento tra vita lavorativa e privata, anche l’impegno dell’azienda nel campo socio-ambientale.
Le organizzazioni del XXI secolo, quindi, nella costruzione del proprio valore, non può prescindere da questa nuova necessità , da questa innovativa tendenza dei giovani talenti a non riporre più solemente nel livello di retribuzione complessiva la sola determinante di scelta del posto di lavoro.
Politiche di CSR tese a valorizzare il contributo ed l’impegno dei propri portatori di interesse interni, dei propri collaboratori, si profilano, quindi, per l’impresa come una vera e propria strategia di value proposition (proposizione di valore) per attirare le potenziali risorse e fidelizzarle.
Oggi più che mai, nell’era della conoscenza, la competitività aziendale ripone le sue carte migliori nell’opera delle persone che la costituiscono, nelle loro conoscenze ed abilità.
Senza persone di valore, fedeli all’impresa e, unitamente, senza una impresa fedele ai propri collaboratori potrà mai esistere per entrambi i soggetti della relazione un qualche valore?