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Aziende italiane e sostenibilità: cosa ci dice l’ISTAT?

La sostenibilità nelle imprese italiane non è più un’opzione, ma una necessità sempre più sentita, come confermato dai dati recenti dell’ISTAT riguardanti giugno 2023 e le prospettive fino al 2025. L’attenzione verso l’ambiente, il sociale e l’economia si traduce in pratiche concrete adottate da una significativa porzione del tessuto imprenditoriale del Bel Paese.

Un panorama generale

A giugno 2023, il 69% delle imprese manifatturiere italiane ha intrapreso azioni di sostenibilità.

Nello specifico, il 56,2% si è dedicato alla tutela ambientale, il 60,9% alla responsabilità sociale, e il 39% alla sostenibilità economica. L’attività sostenibile varia significativamente in base alla dimensione dell’azienda, con le grandi imprese che mostrano una marcata propensione verso la sostenibilità: oltre il 90,9% di esse si impegna in azioni sostenibili. Questo dato evidenzia come le grandi aziende abbiano risorse più consistenti da investire in iniziative sostenibili e una maggiore esposizione al pubblico e agli investitori, che spesso traduce in una maggiore pressione verso l’adozione di pratiche responsabili.

Al contrario, il 46,7% delle piccole imprese mostra un impegno verso la sostenibilità, sottolineando una crescente consapevolezza anche tra le realtà imprenditoriali di dimensioni minori, nonostante le sfide legate alle risorse più limitate e alla minore visibilità.

Sicurezza e Welfare: priorità delle aziende manifatturiere

La sicurezza nei luoghi di lavoro, con il 53,1% delle imprese manifatturiere impegnate, va ben oltre il semplice rispetto delle normative vigenti. Le aziende stanno introducendo tecnologie avanzate per monitorare e prevenire gli infortuni, realizzando programmi di formazione su misura per i dipendenti, e adottando politiche di gestione del rischio che coprono ogni aspetto della produzione.

Parallelamente, la sicurezza dei processi produttivi, anch’essa prioritaria per il 42,8% delle imprese, si concentra sull’ottimizzazione della produzione attraverso l’adozione di standard elevati di qualità e sicurezza. Questo non solo assicura la protezione dei lavoratori ma migliora anche l’efficienza operativa, riducendo gli sprechi e incrementando la competitività dell’azienda.

Il welfare aziendale, adottato dal 42,8% delle imprese manifatturiere, comprende una gamma variegata di servizi e iniziative, come programmi di assistenza sanitaria integrativa, piani di pensionamento supplementari, servizi di assistenza all’infanzia, e iniziative per il benessere psicofisico dei dipendenti.

Il lavoro agile, adottato dal 34,3% delle aziende, segnala una trasformazione significativa nel modo in cui le imprese concepiscono il lavoro e la gestione del personale. L’introduzione della flessibilità lavorativa non solo risponde alle esigenze di bilanciamento tra vita professionale e personale dei dipendenti ma si sta rivelando un fattore chiave per attrarre e trattenere i talenti, oltre a offrire alle aziende la possibilità di ridurre costi operativi e incrementare l’efficienza.

Sostenibilità Sociale: tra presente e futuro

Con il 65,1% delle aziende manifatturiere che prevede di intensificare le proprie attività in questo ambito entro il 2025, assistiamo a un chiaro segnale dell’impegno verso un modello di business più inclusivo e attento alle questioni sociali.

Questo incremento testimonia la volontà delle imprese manifatturiere di andare oltre la mera produzione, orientandosi verso pratiche che valorizzino il capitale umano, la comunità e l’ambiente. Tra le iniziative più rilevanti in questo settore si annoverano programmi di inclusione sociale e di diversità, progetti di sviluppo comunitario, investimenti in educazione e formazione, e collaborazioni con enti no-profit e organizzazioni della società civile.

L’obiettivo è duplice: da un lato, rafforzare il legame con il territorio e le comunità di riferimento; dall’altro, costruire una reputazione aziendale solida che possa attrarre talenti, partner e clienti.

D’altro canto, il settore dei servizi mostra una tendenza leggermente differente, con una previsione di lieve diminuzione delle iniziative di responsabilità sociale, attestandosi al 55,4%. Questo non significa un disinteresse verso la sostenibilità sociale, ma potrebbe riflettere una fase di consolidamento delle pratiche già adottate o un’attenzione maggiore verso altre dimensioni della sostenibilità, come quella ambientale o economica. È anche possibile che le imprese di servizi, che spesso hanno interazioni dirette con i consumatori, stiano ricalibrando le loro strategie di responsabilità sociale in risposta a specifiche esigenze del mercato o per allinearsi a nuovi standard e aspettative globali.

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Il contesto dei servizi di mercato

Il settore dei servizi, con la sua ampia gamma di attività che spaziano dalla finanza all’istruzione, dalla sanità al turismo, riveste un ruolo cruciale nell’economia italiana. La sostenibilità in questo contesto assume contorni particolari, data la natura immateriale di molti dei servizi offerti. Nonostante ciò, il 62,4% delle imprese di servizi ha mostrato un impegno concreto verso pratiche sostenibili a giugno 2023, un segno tangibile della crescente consapevolezza riguardo l’importanza di integrare considerazioni ambientali, sociali ed economiche nel cuore delle proprie strategie di business.

La sostenibilità sociale emerge come l’area di maggiore attenzione, coinvolgendo il 57,1% delle imprese. Questo impegno si traduce in iniziative volte a promuovere l’equità, l’inclusione e il sostegno alle comunità locali. Le aziende di servizi sono in una posizione unica per influenzare positivamente la società attraverso la formazione, l’accesso ai servizi essenziali, la promozione della cultura e la partecipazione attiva in programmi di sviluppo comunitario.

La tutela ambientale, con il 49,3% delle imprese coinvolte, riflette la responsabilità di ridurre l’impatto ecologico delle operazioni. Anche senza una produzione fisica, le aziende di servizi possono contribuire significativamente alla sostenibilità ambientale attraverso la riduzione dei consumi energetici, l’adozione di tecnologie pulite, la gestione sostenibile degli uffici e la promozione di pratiche eco-friendly tra i clienti e i fornitori.

Il focus sulla sostenibilità economica, evidente nel 35,3% delle imprese, sottolinea l’importanza di un approccio economico che garantisca non solo la crescita e la stabilità finanziaria dell’azienda ma anche il contributo al benessere economico delle comunità locali. Questo si realizza attraverso l’investimento in innovazione, la creazione di posti di lavoro di qualità, e il sostegno a fornitori e partner che condividono principi di sostenibilità economica.

Settori all’avanguardia

Nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi, farmaceutico, e nella produzione dei mezzi di trasporto, l’impegno verso la sostenibilità si manifesta con forza, coinvolgendo tra l’85,7% e il 90,5% delle imprese. Queste aree, nonostante le diverse sfide specifiche, dimostrano un’eccezionale dedizione all’integrazione di pratiche eco-compatibili e responsabili.

  • Fabbricazione di Coke e Prodotti Petroliferi: Le imprese in questo settore stanno avanzando verso la riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’efficienza energetica e l’adozione di tecnologie pulite.
  • Settore Farmaceutico: Caratterizzato da un forte impegno nella ricerca di prodotti sostenibili e nella minimizzazione degli impatti ambientali dei processi produttivi.
  • Fabbricazione dei Mezzi di Trasporto: Questo settore punta sull’innovazione con lo sviluppo di veicoli elettrici e soluzioni per una mobilità sostenibile.

Questi settori evidenziano come la sostenibilità stia diventando un pilastro fondamentale per l’industria, guidando non solo verso la riduzione dell’impatto ambientale ma anche verso nuove opportunità di crescita e innovazione.

Verso il futuro

Questi dati non solo illustrano l’attuale impegno delle imprese italiane verso la sostenibilità ma indicano anche le direzioni future. Mentre il panorama complessivo mostra un’adozione diffusa delle pratiche sostenibili, si evidenzia anche l’importanza di continuare a promuovere la sostenibilità in tutte le sue forme. Le aziende italiane, grandi e piccole, stanno quindi tracciando la strada verso un futuro più responsabile e sostenibile.

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Dicono di noi tutte le recensioni

Cartiera Cologno SpA
20/03/2024 – Google Reviews 5 stelle

Abbiamo avuto modo di conoscere Bilanciarsi per l’assistenza nella richiesta del Rating di Legalità. Siamo rimasti molto soddisfatti per la celerità e la professionalità ricevuta, nella fattispecie il nostro riferimento è stato il Dott. Filippo Amadei. Diamo quindi 5 stelle come feed-back. Leonardo Caponetti Direttore Generale di Cartiera di Cologno Spa

Traffic Tecnology SpA
17/09/2023 – Google Reviews 5 stelle

Da diversi anni, ci avvaliamo di Bilanciarsi per il conseguimento del rating di legalità. L’assistenza è sempre stata ottima, precisa e puntuale. I consulenti sono estremamente preparati, disponibili e cordiali. Ringraziamo Bilanciarsi per i risultati raggiunti, proseguiremo sicuramente il rapporto in futuro e consigliamo a tutti di rivolgersi a Bilanciarsi.

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