La crescente complessità economica e la pressione sociale esterna invitano ad un ripensamento degli strumenti tradizionali di valutazione delle performance aziendali.
Spesso, infatti, i tradizionali modelli di valutazione risultano essere non adatti a giudicare nè il grado di vitalità di un’azienda nè il suo capitale intangibile, in grado di farla crescere, innovare e competere.
In questo modo l’azienda perde un fondamentale vantaggio competitivo.
Uno strumento in grado di porre rimedio a questa mancanza è di certo il cosiddetto Bilancio dell’Intangibile, che va a gestire e valorizzare il Capitale Intellettuale di un’azienda. Quest’ultimo riassume in se l’insieme del capitale umano, del capitale relazionale, del capitale organizzativo (sedi del sapere delle persone e dell’azienda) e relazionale (sede del valore delle relazioni che l’impresa istaura con i propri stakeholder).
IL Bilancio dell’Intangibile è da considerarsi complementare al più tradizionale bilancio di esercizio. Operando su questa duplice rendicontazione, l’azienda riuscirebbe a colmare la scarsità di informazioni sulla creazione del valore aziendale, fornite dei bilanci di esercizio tradizionali ed in più riuscirebbe a sviluppare comportamenti proattivi per reagire alle oscillazioni del mercato.
Il Bilancio dell’Intangibile possiede, come altri strumenti di responsabilità sociale d’impresa (CSR), una duplice valenza:
– di comunicazione interna, per quel concerne il management aziendale e le risorse umane, ed esterna, in riferimento agli stakeholder dell’azienda
– di gestione dei driver che creano valore nelle organizzazioni, poiché permette di monitorare e quindi controllare ed implementare asset intangibili (conoscenze, know-how, processi e relazioni) fondamentali per il successo delle imprese nell’economia del nuovo millennio.
In riferimento alla funzione comunicativa, nel caso dell’informazione interna, il Bilancio dell’intangibile andrebbe a:
– fornire indicatori chiave per monitorare e valutare periodicamente il raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali;
– valutare la qualità della gestione manageriale; scandagliare le possibilità di sviluppo dell’impresa.
Nel caso dell’informazione esterna il Bilancio dell’intangibile permetterebbe agli stakeholder di:
– acquisire dati ed informazioni altrimenti non disponibili (capaci di creare valore per l’impresa);
– valutare la crescita, l’efficienza e la stabilità dell’azienda.
Il Bilancio dell’Intangibile, insomma, rappresenta uno strumento capace di creare valore e trasparenza per l’azienda. Nel mondo, ad oggi, sono 500 aziende a pubblicare un Bilancio dell’Intangibile, ma è u numero sicuramente destinato a salire. Dunque rappresenta un’opportunità da non sottovalutare per tutte quelle aziende che vogliono proiettarsi nel futuro in modo duraturo, proficuo responsabile e sostenibile.