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Il Premio Dona 2013 all’insegna della sostenibilità e della green economy

Lo scorso 21 novembre si è tenuta la settima edizione del Premio “Vincenzo Dona, voce dei consumatori”, un appuntamento annuale organizzato dall’Associazione Nazionale Consumatori. Gli argomenti rappresentati in questa edizione erano Sostenibilità e Green Economy, sotto lo slogan “ripartire è un’idea sostenibile”.

In vista della serata di premiazione del 21 novembre, l’Unione Nazionale Consumatori ha lanciato un sondaggio sui social media, da cui è emerso che il 50% degli intervistati considera la sostenibilità come un dovere etico e morale di aziende e consumatori.

Alla serata di presentazione si è voluto mettere in luce che la sostenibilità non è unicamente legata all’aspetto ambientale, ma che esistono scelte sostenibili che possono essere fatte anche in campi quali l’alimentazione, lo sviluppo e la cultura. Ciò trova riscontro anche nei risultati del sondaggio lanciato nei giorni precedenti, poiché, nel complesso i dati raccolti evidenziano come sostenibilità e green economy sono concetti che si stanno facendo sempre più strada nel quotidiano dei consumatori. Questi ultimi possono essere preoccupati che ne venga fatto un uso cosmetico, finalizzato solo al profitto, tuttavia sono pronti a impegnarsi  per lasciare alle future generazioni un mondo migliore.

 Durante l’evento è stato posto l’accento sul fatto che la sostenibilità può costituire un punto di ripartenza per il nostro paese, se si considera la green economy come una via per un futuro diverso e migliore per l’economia, la società e la politica.

Ermete Realacci, premiato insieme a Andrea Segrè (Presidente di Last Minute Market) e Serge Latouche (Professore emerito di economia all’Université d’Orsay),  ha sostenuto che la green economy è “una prospettiva credibile per superare la dura crisi che stiamo attraversando”.

 Oggi – ha sostenuto Realacci – quasi il 22% delle imprese italiane punta sulla green economy, ed è un segnale incoraggiante che andrebbe perseguito da sempre più soggetti, perché investire in tecnologie e prodotti ‘verdi’ non vuol dire ‘solo’ diventare più sostenibili e contribuire a costruire un futuro migliore per il pianeta, ma anche innovare e creare occupazione. “Ad oggi sono tre milioni gli occupati verdi nell’intera economia italiana, dalle imprese della green Italy arriverà il 38% di tutte le assunzioni programmate nell’industria e nei servizi quest’anno e sempre a queste realtà, che sono più innovative e competitive ed esportano di più, si devono 100,8 miliardi di euro di valore aggiunto”.

 Sebbene la sostenibilità non sia da intendersi come un concetto strettamente attinente all’ambiente, l’edizione 2013 del Premio Dona si è caratterizzata per essere un evento a “CO2 zero”: gli organizzatori hanno posto particolare attenzione alla mobilità sostenibile, alla minimizzazione dei rifiuti, all’attenzione alle emissioni di CO2 e alla divulgazione di contenuti sostenibili” e, per annullare il consumo di risorse e le emissioni inquinanti prodotte, saranno piantati un centinaio di alberi.  

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