Lo scorso giugno si è tenuto a New York il Global Compact Leader Summit, evento che le Nazioni Unite organizzano ogni tre anni con l’obiettivo di discutere, con i leader globali di tutte le organizzazioni che supportano il Global Compact, delle principali questioni in materia ambientale, sociale e di governance (ESG) e per fare il punto sullo stato dell’arte degli obiettivi prefissati dal Global Compact.
Nell’apertura dei lavori Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha affermato che, nonostante la crisi che sta attanagliando i nostri mercati, sia possibile costruire una nuova era della sostenibilità.
La necessità di costruire una nuova era della sosteniblità è stato ripetuto anche all’interno della “New York Declaration by Business”, con la quale i partecipanti rinnovano il loro impegno verso i principi del Global Compact.
Inoltre, è stata presentata l’indagine svolta da Accenture dal titolo “A new era of sustainability. UN Global Compact-Accenture CEO Study 2010”.
L’indagine è stata realizzata attraverso interviste on line a 766 CEO di grandi imprese provenienti da tutto il mondo ed attive nel campo della sostenibilità attraverso strutturate politiche ambientali, sociali e di governance (ESG).
In sintesi, dall’indagine si evince che:
- il 93% dei manager ritiene che le questioni legate alla sostenibilità saranno cruciali per il successo del futuro business;
- il 72% dei manager riporta “marchio – fiducia – reputazione” come principali fattori chiave alla base dell’assunzione di strategie sostenibili. La crescita di fatturato e la riduzione dei costi è seconda con il 44% delle preferenze;
- il 72% dei manager vede l’educazione alla sostenibilità come questione cruciale per il successo del loro business. Il cambiamento climatico è secondo al 66%;
- il 58% dei manager identifica i consumatori come lo stakeholder più importante nell’influenzare il modo con cui saranno gestite le aspettative della società. I dipendenti sono secondi con il 45%;
- il 91% dei manager afferma che la loro azienda si doterà di nuove tecnologie verdi entro cinque anni;
- il 96% dei manager ritiene che le questioni legate alla sostenibilità dovranno essere pienamente ancorate alle strategie e alle operazioni aziendali, rispetto al 72% del 2007;
- l’88% dei manager ritiene che le strategie sostenibili debbano essere inserite all’interno della loro supply chain. Solo il 54% afferma di aver attuato questo approccio all’interno della propria azienda;
- l’86% dei manager ritiene che un’accurata e maggiore attenzione agli investimenti responsabili nel lungo periodo sia un fattore fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile.
Riassumendo, quasi la totalità dei CEO afferma che la sostenibilità dovrà essere un driver ancorato alle strategie aziendali entro i prossimi dieci, quindici, venti anni.
È interessante notare come, secondo l’indagine, la crisi economica non ha influenzato l’impegno delle imprese nelle politiche di CSR. Infatti solo il 12% degli intervistati ammette che la propria azienda ha tagliato o ridotto gli investimenti legati a politiche responsabili, contro il 76% che, invece, ritiene sia stata proprio la crisi ad aver accorciato il gap tra sostenibilità e il core business dell’azienda.
Percentuali a parte, l’indagine è importante perché ci dimostra come, nell’ultimo decennio, l’attenzione alla sostenibilità e alle aspettative nei confronti degli stakeholder sia cresciuta e messa in pratica dalle organizzazioni, con l’adozione di politiche e strategie responsabili.
Se nel 2007 solo la metà dei manager riteneva la sostenibilità come parte integrante della strategia aziendale, oggi è l’81% dei manager ad affermare ciò.
Affermare che stiamo vivendo una transizione verso una nuova era della sostenibilità è ancora presto, ma di certo stiamo apprendendo che la sostenibilità non rappresenta più un’opzione, ma una necessità sulla quale convogliare le nostre aspettative presenti e future.
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