In questi giorni sono stati pubblicati i risultati di due ricerche, entrambe volte ad indagare quanto è importante la sostenibilità: per i consumatori e le loro scelte di acquisto e per i CEO e le loro scelte strategiche.
La società di Consulenza Reportation Institute ha reso noti i dati della ricerca CSR Rep Track Pulse 2013, un’analisi svolta coinvolgendo 55000 consumatori e 2000 aziende appartenenti a 25 settori merceologici in 40 paesi.
Oltre a definire quali aziende godono di ottima reputazione in fatto di responsabilità sociale, lo studio si proponeva anche di scoprire quanto questo influisca sulla reputazione generale del brand. Dai dati raccolti emerge che il 73% dei consumatori preferisce e consiglia i prodotti delle aziende che agiscono in maniera etica e vengono percepite come responsabili dal punto di vista sociale, delle aziende che producono nel rispetto dell’ambiente e che garantiscono ai dipendenti un ambiente di lavoro sereno ed equo.
Fra gli elementi che costituiscono il valore reputazionale di un’azienda, la qualità dell’ambiente di lavoro, la gestione trasparente e il livello di eticità ammontano al 42% della reputazione e appartengono all’area della responsabilità sociale d’impresa, così come il sostegno a cause sociali e a programmi a tutela dell’ambiente, elementi percepiti positivamente dai consumatori e che contribuiscono a rafforzare il brand e la reputazione.
Da una parte, quindi, emerge l’attenzione e la sensibilità dei consumatori per le attività di responsabilità sociale delle aziende, ma dall’altra, queste ultime non sembrano ancora pienamente consapevoli di quanto sia fondamentale investire in questa direzione per creare un futuro sostenibile.
Questa situazione emerge anche dal sondaggio triennale del Global Compact delle Nazioni Unite e di Accenture, condotto con 1000 CEO e 8000 aziende partecipanti. Nonostante i soggetti intervistati riconoscano l’importanza ed i benefici scaturenti dall’integrazione della sostenibilità nelle attività aziendali, sottolineano la necessità di creare una collaborazione più forte tra le imprese, e i governi, questi ultimi percepiti come essenziali alla creazione di un ambiente favorevole per la promozione, da parte del settore privato, della sostenibilità.
Sebbene molti intervistati siano favorevoli a un’azione di governo che sappia ridisegnare le regole del mercato, gli imprenditori dovrebbero riconoscere che anche nei mercati imperfetti le aziende che vantano performance migliori riescono a coniugare successo commerciale e sostenibile.
Insomma, entrambe le ricerche suggeriscono che la sostenibilità può essere vista come occasione di crescita, innovazione e differenziazione, e dimostrano che il business sostenibile costituisce un buon affare.
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